dalle sfumature artistiche, storiche e spirituali.
alla scoperta della Basilica barese dedicata a San Nicola,
punto d’incontro di fedeli, devoti, turisti e visitatori.
da cui emergono con chiarezza i dettagli che fanno della Basilica
il più importante esempio di architettura romanica pugliese.
Benvenuti!
La Basilica che custodisce le reliquie di San Nicola si erge imponente nella Città Vecchia di Bari, a cinque minuti dal Porto marittimo e a 15 minuti dalla Stazione ferroviaria. Lo stile romanico conferisce a questo maestoso esempio di arte pugliese un aspetto massiccio e sobrio, caratteristico dell’architettura normanna.
E’ una chiesa edificata sull’area della residenza del catepano (il governatore greco-bizantino dell’Italia Meridionale tra il 968 ed il 1071) e, quindi, con consistente riutilizzo di materiale del precedente edificio. L’abate benedettino Elia (+1105) demoliva gran parte del palazzo del catepano ed alcuni edifici ecclesiastici minori, avviando così la maestosa costruzione.
A lui va attribuita, dunque, la struttura muraria, alquanto approssimativa (lato nord più lungo del sud di circa due metri), e lo stupendo arredo scultoreo (Cattedra dell’abate Elia, Portale dei Leoni e capitelli del ciborio), il tutto rifinito dal suo successore, l’abate Eustazio (+1123).
La Basilica che custodisce le reliquie di San Nicola si erge imponente nella Città Vecchia di Bari, a cinque minuti dal Porto marittimo e a 15 minuti dalla Stazione ferroviaria. Lo stile romanico conferisce a questo maestoso esempio di arte pugliese un aspetto massiccio e sobrio, caratteristico dell’architettura normanna.
E’ una chiesa edificata sull’area della residenza del catepano (il governatore greco-bizantino dell’Italia Meridionale tra il 968 ed il 1071) e, quindi, con consistente riutilizzo di materiale del precedente edificio. L’abate benedettino Elia (+1105) demoliva gran parte del palazzo del catepano ed alcuni edifici ecclesiastici minori, avviando così la maestosa costruzione.
A lui va attribuita, dunque, la struttura muraria, alquanto approssimativa (lato nord più lungo del sud di circa due metri), e lo stupendo arredo scultoreo (Cattedra dell’abate Elia, Portale dei Leoni e capitelli del ciborio), il tutto rifinito dal suo successore, l’abate Eustazio (+1123).